martedì 14 ottobre 2008

Karma e basse interazioni psicologiche nel matrimonio




...L'esperienza "vita", si compone fondamentalmente di tappe e relativi eventi che possiedono dinamiche astrali consone alla storia evolutiva (in positivo o negativo) di una persona. E quello che invero differenzia gli individui è che, il risultato-effetto, di una determinata configurazione astrale disarmonica applicantesi al T.N. (Transiti, Rivoluzioni, Progressioni), dipenderà, in gran parte, dal livello di consapevolezza e dalle valentie morali possedute dalla persona al momento dell'"appuntamento" karmico: da come, insomma, egli ha adoperato precedentemente il suo arbitrio, e quanto abbia nobilitato i suoi ideali.

Generalmente le strategie del "buon" vivere dei vi-karmi - ossia dei materialisti con pochi scrupoli - sono queste: "farò tanti soldi, e mentre li faccio cercherò di far sesso con più donne che posso. Poi, una volta raggiunta la maturità mi sposerò, avrò una bella casa, una brava moglie e magari - ahimè - metterò pure la testa a posto".

Ma molto spesso, gli uomini che la pensano così, finiscono - al contrario - per incontrare quel tipo di donne che prima del "grande incontro" vanno con tanti uomini pieni di soldi e, ovviamente, mentre ci vanno, - alla maniera del maschietto - anelano il "grande amore": quello che le salverà dalle compulsioni sessuali e dal senso di vuoto interiore "da riempire" con una bella casa e un bambino che conceda loro la pace biologica della puerpera (?).
Ma non è così e lo sappiamo bene.

Quando troviamo, nell'avvicinarci a una tappa importante della nostra vita - come quella del matrimonio - l'applicazione di particolari configurazioni disarmoniche al nostro T.N., dovremmo innanzitutto fare una profonda analisi di coscienza: e se non meritiamo lo scellerato o fallimentare destino paventato dal cielo, in ogni modo varrà la pena di ricordare che esso può insinuarsi dall'esterno (tramite un portatore di fardelli karmici) nella nostra vita, e gravare, finanche su gran parte del nostro futuro.
Cosa voglio dire con ciò? Che il karma si può passare, sia quello buono sia quello cattivo (questo me lo ha spiegato bene a suo tempo il mio maestro spirituale, non sono mie speculazioni mentali).

Nella mia pratica astrologica e spirituale, infatti, ho poi tragicamente toccato con mano come, e quanto, un notevole fardello karmico faccia sì, che il portatore (marito o moglie), insceni sovente un "sacrificio esorcizzatorio" al fine di scaricare sull'ignara ma tanto "amata" vittima in buona fede, tutta l'energia distruttiva accumulata in passato a causa del cattivo uso dell'arbitrio. In altre parole, coloro che possiedono una natura alquanto materialistica e magari un po' malevola (sono sinceramente convinti di essere le migliori persone al mondo, ehm...!) sanno - più o meno inconsciamente - che proiettando le proprie "tensioni karmiche" su degli innocenti, e additandoli come colpevoli (delle proprie colpe) per infine odiarli e condannarli, "scaricano" il loro nauseante fardello karmico: grazie al potere conferito loro dalla "maschera".
Talvolta la "recita" è finanche di coppia: entrambi inscenano il matrimonio o l'unione, per poi - dopo qualche tempo - accapigliarsi tragicamente per infine tornare a casa propria ognuno col suo bel scheletrino nell'armadio.
Per spiegarmi ancora meglio faccio un esempio: Erika e Omar, all'indomani degli efferati omicidi riconobbero come colpevole un povero albanese: era lui il turpe assassino!

Insomma, un po' come se si firmasse una sorta di cambiale infernale: "ciò che era mio debito, è stato pagato da quest'innocente... Metti in conto anche questo misfatto, o Durga: pagherò tutto alla fine, purché e affinché il mio potere temporale, e le mie possibilità di godimento, 'oggi', non vengano intaccate"...

La sub-dinamica è quella descritta (l'esempio che ho fatto è un po' esagerato lo so, ma mica tanto, in fondo; coi tempi che corrono, meglio spiegarsi bene, no?) ed è qualitativamente e quantitativamente applicabile quasi a tutti i settori esperienziali della vita allorché interagiamo con gli altri o con un "tu". Nel lavoro, nel ménage matrimoniale, con i figli. Fardelli karmici sopportabili talvolta sì (nella maggioranza dei casi, suvvia), e talvolta no: i rapporti stretti, specie quelli tra uomo e donna, tendono sostanzialmente ad azionare fantasmatiche e transfert simili a quelli che vi sono tra analista e paziente; dunque, non è una robetta da poco...

Ciao, Alberto

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